Paura di non essere all’altezza. Paura di non avere risposte. Paura di non piacere, o di non sembrare sicuri di sé. Paura del giudizio degli altri.
Certo, perché in fondo è “gli altri” che veneriamo con tutte le nostre forze. Attraverso i social network e gli occhi di chi non ci conosce. Oppure al lavoro. Nella vita di tutti i giorni.
Bisogna essere pronti a piacere, a essere giusti, a essere sempre aggiornati.
Spesso mi guardo intorno e vedo ciò che non voglio assolutamente diventare. Un pubblico.
Non so quanto sia utile l’analisi critica di ciò che mi circonda. Colpa di un romanticismo ciclopico, ma anche un po’ cardanico.
Forma e sostanza che si trasmettono meccanicamente significati in una sintesi armoniosa. Il trionfo della sostanza, o la vendetta dell’estetica?
Io so fingere in modo perfetto di stare dalla parte del giusto, tanto che finisco per rimanerne sempre affascinato. Solo che, giunto in fondo, perdo l’attimo per sferrare il colpo decisivo. Quello vincente. Quello che alla fine non so più da che parte sia meglio stare.
15 ottobre 2018 alle 5:23 PM |
A mio parere, il colpo vincente da sferrare per essere degno di nota, in qualsivoglia contesto, è dire la tua esule dal pensiero della massa. Pensare e parlare fa davvero la differenza.
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