Eppure sono convito che, nascosto da qualche parte, esista in noi una sorta di guerriero. Un lato nemmeno tanto oscuro che combatte per noi le battaglie più dure. Un sentimento che nell’ombra, senza ricevere aiuti strategici, si danna l’anima. Qualcosa che difende ogni giorno la nostra esistenza da come vorremmo che non sia.
Stamattina osservo tutto, ma non so esattamente che cosa sto vedendo davvero. Sfoglio i ricordi. Condivido le sensazioni. Butto giù qualche ipotesi. Fisso allo specchio il protagonista della storia negli occhi, ma ignoro le scene di un film che non c’è e che magari non c’è mai stato.
Esistono immagini che nessun tempo sarà mai in grado di cancellare. Persone impossibili da sostituire, o dimenticare. E vorrei mandare un messaggio al guerriero dentro, che stamattina sembra abbia preso il comando delle operazioni.
La strada che hai scelto non è mai stata facile. E tante volte non è piaciuta a nessuno. Forse nemmeno a me. Però credo di averlo capito. In fondo, io e te, non siamo altro che la stessa persona. Questo da sempre. Questo da tutta una vita.
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