Quanto si può sapere di una persona a cui si vuole bene? Quanto ci si può sentire traditi scoprendo cose che non ci ha mai detto. Che ci ha addirittura negato con le parole. Con l’architettura delle espressioni più convincenti.
E viceversa quanto ci sentiamo attaccati e invasi, quando una persona ci chiede cose che abbiamo difficoltà a rivelare?
Dov’è il confine?
La vita non risponde a tutte le domande. La vita pone in essere solo i devastanti quesiti.
Perché siamo così morbosamente curiosi di sapere le cose? Cosa si nasconde dietro alle bugie?
Non lo so. Ma a sensazione mi verrebbe da scrivere che la preoccupazione è un’altra. Quando si chiede così insistentemente, così ambiguamente, così morbosamente qualcosa, non è delle altre persone che vogliamo sapere. Vogliamo sapere di noi.
E dentro di noi che si apre il sipario del confronto.
Chi mi vuole bene davvero? Chi mi sta usando e perché ? Chi stabilisce il limite oltre il quale non ci si deve andare? Cosa vuol dire coerenza? E a che serve saperlo?
Nei ricordi di tutta una vita si celano le nostre battaglie più intime. Quelle combattute. Alcune perse disperatamente. Ma questo nessuno lo sa e forse è giusto così.
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