È certo che alcune cose si vedono meglio avvicinandosi. Ma è solo allontanandosi che si capisce il contesto di insieme dove sono inserite. In ogni distanza c’è un elemento chiarificatore, una visione prospettica che permette di capire meglio. Di dare e acquisire lo spessore di una cosa. Di un fatto. Di una relazione.
In alcuni casi è necessario allontanarsi talmente tanto da sembrare piccolissimo. Giungere quasi a un passo dallo sparire del tutto. Laddove non basta una mano a visiera per scrutare l’orizzonte.
E non perché voglia darla vinta allo spazio sul tempo. Il tempo non si batte. È solo una questione di comprensione. Quando parlo del fascino del tempo che passa somiglio a un improvvisato Antonino Zichichi, venuto male e vestito anche peggio.
Credere che lo spazio annienti il tempo è equivalente a costruire una casa partendo dal tetto. Ma nelle relazioni umane, in fondo a chi importa delle fondamenta?
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