“Ad un certo punto la gente, in Italia, pensava che mangiando fagioli si diventava forti. E durante gli anni 80 vendettero tanti di quei borlotti che mi proposero come testimonial.
Unico rammarico che ho e non aver dato tante botte a chi davvero se le meritava. Ancor oggi c’e’ troppa gente che spende una vita a offendere il prossimo.
Con suprusi, con diavolerie, con violenza fatta non di schiaffi e pugni…Ma di parole e di silenzi.
Io e Terence ne abbiamo date… Ma mai una bestemmia, mai una volgarita’, mai un odio totale verso i cattivi.
Solo quei mezzi sorrisi come dire…non farlo piu’…oppure… fai il bravo e vedrai che non ti facciamo nulla. Oggi si parla poco e si mangiano pochi fagioli. Si attua una violenza che va oltre un pugno o un calcio.
Oggi ci si ammazza di cose senza senso che forse nemmeno io o il piu’ grande uomo che possa esistere potrebbe far nulla per migliorare una situazione.
Oggi il mondo e’ cambiato.
Cambiato in peggio…
Prima era un ”Altrimenti” ci arrabbiamo…
Oggi tante cose sono senza ”altrimenti”…
Non hai piu’ chances…
Prima con un ceffone imparavi a non fare piu’ errori.
Oggi gli errori si fanno e ci si accarezza con quella grande mediocrita’ che i piu’ anziani non capiscono. E i piu’ giovani fanno l’errore di non assaggiare un po’ di sano malessere.
Si vive viziati, agiati, coccolati da genitori sempre piu’ imbecilli che vietano senza spiegazioni.
Invece si dovrebbe provare a scegliere…
O piedipiatti o farabutti. O le prendi o le dai.Invece degli aperitivi…Si dovrebbe prendere un bel tegamino…E farsi i fagioli…Che ti rendono pieno di energia…E ti fanno sorridere anche quando un cazzotto ti prende in faccia…
Perche’ non esiste dolore se a qualcuno hai dato un insegnamento… E non esiste ricordo se domani, per un motivo o per un altro… Ci si ricordera’ di quante scazzottate si avrebbe voluto fare con qualcuno… Vi auguro piu’ lividi e sorrisi che sangue e lacrime. Divertitevi piu’ che potete. E’ la piu’ bella vita.”
di Vegas De Laroja
Tag: bud spencer, carlo pedersoli
9 luglio 2016 alle 3:34 PM |
Oltre ai due Trinità, il mio film preferito di Bud Spencer (e di Terence Hill, ça va sans dire) è Botte di Natale. Fu il loro canto del cigno, a quasi 10 anni dall’ultimo film che avevano fatto insieme: la critica ebbe quindi gioco facile nel dire che non erano più come ai vecchi tempi, e invece a mio giudizio quel film dimostra che erano invecchiati come il vino. Anzi, che non erano invecchiati affatto, né invecchieranno mai.
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