A volte basta alzarsi presto per scrollarsi di dosso le visioni sbagliate, i dubbi emozionali e gli equivoci.
Sono le quattro e mezza passate e per fortuna in autostrada c’è sempre un bar aperto. Senza autogrill la notte sarebbe un incubo.
Guidare non sempre è terapeutico e farlo senza aver fatto colazione è una frustrazione più insidiosa della stanchezza che cerco di contrastare.
Vivo di viaggi, di ossimori, di conseguenze impreviste, di ordinato caos. Con il cuore sempre ancorato alle sue tempeste.
Unisco i puntini senza preoccuparmi di seguire uno schema ben preciso. Indisciplinato. Disordinato. Senza prendermi troppo sul serio.
Questo approccio non mi ha mai lasciato a terra e in qualche modo ha sempre fatto la differenza nella mia vita.
No. Non è successo nulla di grave, sono solo pensieri. Magari adesso mi fermo a prendere un altro caffé.
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