Alice voleva danzare. Voleva più luce dentro e fuori di sè. Per i pensieri giusti. Per i movimenti giusti. Anche se non conosceva affatto i tempi giusti. Però non era mai stato così importante.
Alice danzava. Lo faceva con gli occhi aperti. Aperti come nessun altro. Le iridi dilatate sottraevano luce a ciò che rimaneva del tempo.
Alice era pura matematica.
Alice era incantevole dinamica.
Alice ridisegnava la mimica dei cieli.
E avrebbe fatto qualsiasi cosa per non ferire la persona a cui stava restituendo gratitudine.
Alice danzava tentando di ricordare chi fosse. Poi un giorno, inevitabilmente, si accorse di essere costretta a deludere. A danzare solo nella sostanza. Ad accorciare i tempi di lettura.
E mentre tutti, ma proprio tutti, cercavano di imitare Alice.
Alice chiuse gli occhi e decise di non danzare più.
13 giugno 2017 alle 6:52 am |
Bello…
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13 giugno 2017 alle 6:52 am |
Grazie 😊
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