Chissà cosa mi rimarrà un giorno di tutto questo scrivere. Mi resterà il dubbio dei condizionali. La malinconia dei passati remoti. La confusione del presente. Oppure solo quell’illusoria speranza che accompagna a braccetto il futuro. E magari anche l’ombra di qualche lagnoso imperfetto. Saranno stati comunque pensieri bellissimi, a tratti meravigliosi.
Concetti edificati senza progetto, ma con passione e dedizione. Pontificati a immagine e somiglianza di ogni mio più profondo sentimento. Fino al giorno in cui la sabbia finirà completamente nell’altra piccola ampolla di vetro e io sarò dall’altra parte con lei a costruire castelli. Ma non cambierà nulla.
Il tempo intanto continuerà a raccontare le sue storie. Quelle che pensiamo di vivere. Lo farà a modo suo. Non userà penne o matite. Eppure ogni vita sarà un quaderno. Difficile non arrendersi a questa spietata evidenza. Difficile resistere al fascino indiscreto della sabbia che cade.
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