Uno specchio non parla, eppure riesce a dirti tutto. Che ti piaccia, o no, questa è la tua faccia. Truccata. Sbattuta. Stanca. Che ti piaccia, o no, queste sono le tue espressioni. Le tue maschere.
Davanti a uno specchio io sono protagonista e pubblico. Io sono tutti i dubbi, fino all’ultima certezza. Alzo un sopracciglio. Strizzo l’occhio. Sorrido. Improvviso l’effetto che desidero. Scorciatoie. Aggettivi. Trucchi.
Peccato, perché alla fine quella ruga si vede lo stesso. Quel ricordo non cambia. E quello che deve essere stento comunque a vederlo.
Allora chiedo al futuro di darmi il tempo necessario. Quanto basta per guardarmi con occhi diversi. Per continuare a esistere senza paura.
Un giorno il tempo si vendicherà di tutte le parole che non sono riuscito a scrivere. Punirà la mia indifferenza. I miei rumorosi silenzi. E non avrò nemmeno il coraggio di domandargli dove sono finiti i miei anni migliori.
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