Stamattina ho l’impressione che le cose intorno mi osservino. Roma mi guarda, ma non distrattamente come farebbe un dilettante osservatore. Roma mi studia. E probabilmente si ricorda anche di me. Di quello che sono stato in passato camminando su questa stessa strada.
E io continuo a regalargli attenzioni. Istantanee. Sostantivi. Verbi. Aggettivi. Tutti trucchi per colorare di vita i ricordi. Peccato, perché alla fine, per quanto possa essere bravo a scrivere, o a fotografare, quello che ho dentro comunque non si vedrà mai. Che vi piaccia o no, questo è il mio modo di vivere. Che vi piaccia o no, queste sono le mie pagine migliori.
E continuo a mettere in fila pensieri come se avessi un pubblico. E continuo a immaginare l’effetto che desidero. A modellarmi intorno agli ostacoli che incontro. Ad aderire alla vita per toccare nel cuore. Ma questo Roma non lo sa, per questo continua a regalarmi emozioni. Mentre io ci metto dentro qualche sorriso, le parole e i ricordi di tutta una vita.
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