La cosa più strana che ti può capitare a Roma è sentire il silenzio. Alle sei di mattina non gira nessuno. Fa già caldo, l’odore dei sanpietrini si sente nel naso, ma le foglie degli alberi non ingialliscono. Resistono. Qualcosa ho imparato da certi vicoli. A stare da solo. Ma a questa città non interessa quello che scrivo. Lei mi osserva, mi lascia fare, mi riempie gli occhi di passione come una donna che desidera solo farsi toccare. Poi quando ha finito. Appagata ti volta le spalle e se ne va. Accentuando il movimento dei fianchi. E fregandosene di me, di te e di quello che pensa la gente in tutte le lingue del
mondo. Roma è una puttana che chiede solo di essere guardata. Posseduta. Pagata e poi lasciata andare. La donna perfetta per chi vuole rimanere solo.
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