Tra i mille messaggi che ci scambiamo riesco anche a emozionarmi e scrivere ogni tabto qualcosa. Una frase, un pensiero.
Oggi postavo foto, sfogliavo ricordi, ho provato a scrivere tutto quello che c’è stato tra me e te, tutto quello che penso, che provo, che sento, che spero, che giuro, che voglio, che progetto, che manco, che imbroglio, che penso di aver capito, che so di non aver capito, tutto quello “che”.
Poi tu posti una faccina e mi fai piangere, così tolgo tutto quello che non è essenziale, tutto quello che fa paura, tutto quello che non mi aspetto, tutto quello che non è sincero, tutto quello che non è verità, tutto quello che non importa, tutto quello che non conta o che non mi piace, tutto quello che può essere frainteso, conteso, inquinato, dimenticato, perso, tutto quello “che”.
Alla fine solo poche righe restano impresse sul mio cuore.
Sono sereno quando sei serena, sono triste quando sei triste, sono felice quando lo sei anche tu, ma soprattutto quando non ci sei mi manchi tanto, mi manchi troppo, mi manchi da morire.
Questo non è un buongiorno, ma spero lo considererai come tale anche se è notte fonda.
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