Sorseggio una birra fredda e gioco a separare coi denti un’oliva dal nocciolo.
Guardo le auto parcheggiate e mi chiedo quando è che sono diventato così schizzinoso.
Oggi c’è qualcosa nell’aria di soffice e irrespirabile. Forse è colpa di questo maggio indeciso che si cela sotto i cuscini. Che ansima forte. Che sussurra. Che si inginocchia.
Stanotte accumulo piccole distanze sotto a un cielo scontroso e coperto di nubi. Misuro la noia in pagine bianche ancora tutte da scrivere.
A volte la ragione è di chi grida.
Di chi dimentica.
Di chi nel frigo ho poca birra.
Di chi in cantina non ha vino.
Il punto della situazione alla fine è solo un ente geometrico infinitamente piccolo. E alla fine ogni notte è così.
Rispondi