Forse non è un caso che una luna piena sfumata di azzurro occupi un posto così importante in questo cielo..
Una innaturale luce riflessa unge le montagne circostanti e tutto intorno a me sembra contagiato dalle sfumature fredde di un paesaggio lunare..
E’ notte.. Una di quelle notti in cui ci si perde solo per il gusto infantile di ritrovarsi..
Puntello pensieri dai colori forti alle pareti della mia mente e rimango immobile ad ammirarne ogni piccolo particolare..
Quello che la testa crea a volte la realtà distrugge, ma ti prego.. non stanotte..
Ad un tratto però, il mio credo si trasforma in un sentimento da masticare e ne percepisco chiaro il sapore.. La notte cigola sotto il peso della luna ed il cielo sembra ridimensionarsi in uno spazio angusto..
Nella penombra del mio pensiero raccolgo tutta la fantasia possibile, ma ritorna chiaro il ricordo di tutte le mie notti insonni, colme di pensieri vuoti da riempire a qualsiasi costo..
Ora tutto é buio.. Anche la luna sparisce coperta dal torpore di un cielo dubbioso..
In questi momenti di oscurità lunare mi accorgo che il pensare è solo una spietata, ma efficace, barriera che allontana me stesso dagli altri..
Come in un assurdo gioco di corteggiamenti e rifiuti i miei pensieri si rinocorrono.. si respingono.. si annullano..
La luce dei fari di un’auto che si accinge a partire, mi invita a percorrere una stradina a ritroso ed io sono pronto a farlo accompagnato da una frammentata realtà fatta di freddo, neve e ricordi un po’ marci..
La solitudine di questa sera si ammala di incomprensioni, forse siamo in troppi a balbettare passioni fingendo di provare veri sentimenti.. oppure, in fondo, è solo tutta colpa di questa mia tiepida ed inutile malinconia..
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